

La musica ha il potere di influenzare il nostro umore e i nostri livelli di energia. Ma in che modo la musica influisce esattamente sul nostro cervello?
Nelle persone affette dal morbo di Alzheimer, la musica aiuta ad alleviare la depressione, l'ansia e il livello di aggressività.
Ogni genitore sa che una ninna nanna ben scelta è in grado di addormentare i bambini troppo stanchi e agitati.
Nel 2013 alcuni ricercatori hanno scoperto che la musica giusta può aiutare i pazienti a gestire meglio il dolore. Aiuta a rilassarsi e a creare un senso di benessere.
L'effetto della musica sul cervello e sulla condizione umana è profondo. In questa intervista la dottoressa Julia Jones, neuroscienziata, scrittrice e divulgatrice scientifica, ci parla della scienza che è alla base delle interazioni tra musica e funzioni cerebrali. Scopriremo come la nuova collezione di Universal Production Music, MusicHacks, possa influenzare le funzioni cerebrali e influire sull'umore, sui livelli di stress e sul sonno.
In che modo l'ascolto di MusicHacks altera il funzionamento del nostro cervello?
Dr Julia Jones: "Quando ascoltiamo musica, la nostra attività cerebrale si sincronizza con la musica stessa. Quindi, lo stile e il tempo della musica possono alterare la nostra attività cerebrale e i livelli di sostanze neurochimiche che svolgono un ruolo sui nostri comportamenti e sul nostro umore. Tuttavia, i brani di MusicHacks sono stati scientificamente concepiti per agire su un altro aspetto del nostro sistema nervoso: il sistema nervoso autonomo. Adattando la respirazione (con inspirazioni ed espirazioni temporizzate), si attiva il ramo parasimpatico del sistema nervoso autonomo, che abbassa la risposta allo stress e induce al riposo, alla riparazione cellulare e al rilassamento”.
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In che modo la musica influisce sull'umore, sui livelli di stress o sul sonno?
Dott.ssa Julia Jones: "L'effetto della respirazione ritmica sulla risposta del sistema nervoso autonomo determina una maggiore attivazione del sistema nervoso parasimpatico. Ciò si traduce in un'attenuazione della risposta ‘combatti o fuggi’ e delle sostanze chimiche associate allo stress. Questa pratica respiratoria ha un effetto calmante sull'umore, abbassa i livelli di stress e prepara il nostro cervello al sonno".
Come integrare l’ascolto di questa musica nelle pratiche mediche, per il benessere personale o l'automedicazione?
Dott.ssa Julia Jones: "È ben dimostrato che questi particolari ritmi di respirazione sono protocolli altamente efficaci e ad azione rapida per migliorare l'influenza del ramo parasimpatico del sistema nervoso autonomo. Abbiamo progettato i brani di MusicHacks come strumenti efficaci per insegnare a chiunque questa tecnica. La moltitudine di generi musicali di MusicHacks serve a venire incontro a gusti musicali diversi, ci sarà un brano nella collezione utile e divertente per ciascuno."
In che modo la musica arriva nel nostro cervello
Quando ascoltiamo la musica, un'onda sonora colpisce i nostri timpani, facendoli vibrare.
Queste vibrazioni si trasmettono all'orecchio medio fino a raggiungere la staffa. La staffa è un osso che si collega alla coclea.
All'interno della coclea, una struttura piena di fluido nell'orecchio interno, si trovano fino a 15.000 minuscole cellule ciliate, che svolgo il ruolo fondamentale di convertire le vibrazioni sonore in segnali elettrici che il nostro cervello interpreta come suono.
Le vibrazioni della staffa muovono il fluido nella coclea, stimolando le cellule ciliate della coclea stessa. Le cellule ciliate innescano quindi il nervo acustico per inviare piccole scosse elettriche alla corteccia uditiva nei lobi temporali del cervello.
Questo è quanto succede mentre ascoltiamo musica. Ora è il momento di capire gli effetti della musica sul nostro cervello.
Cosa succede quando la musica arriva al cervello
Ascoltando la musica che ci piace, il cervello rilascia dopamina, il neurotrasmettitore del piacere e della ricompensa. Questo dimostra come la musica e il cervello interagiscano, ricompensandoci con il piacere di ascoltare i brani che ci piacciono.
Se la musica che ascoltate vi fa venire voglia di ballare, stimola i 'nuclei della base'. Si tratta della regione del cervello che rileva il ritmo. La corteccia premotoria ci dice quando eseguire il prossimo passo di danza e il cervelletto ci aiuta a farlo sembrare più fluido e preciso.
Se una canzone ci commuove emotivamente, ciò influisce sul nostro sistema limbico. In particolare, l'amigdala, una parte del cervello che, tra le altre cose, risponde alla musica. La nostra risposta potrebbe essere di gioia perché si tratta di un brano dance e allegro o di tristezza per un brano lento e malinconico.
All'interno dell'ippocampo si trova quella che potremmo definire la "memoria musicale". Quando ascoltiamo una canzone, l'ippocampo ricorda quando l'abbiamo già sentita e cosa abbiamo provato. È così che la musica ha questa capacità, apparentemente magica, di riportarci in un luogo e in un tempo diversi non appena si sentono i primi accordi.
Anche se non è vero per tutti, la musica può aiutare a concentrarsi meglio. Se si sta svolgendo un'attività ad alta energia, come un allenamento sportivo, la riproduzione di una musica vivace e veloce può far pompare più sangue.
Se stiamo facendo qualcosa che richiede intelletto e pazienza, una musica più lenta e calma può aiutarci. Può anche aiutare a risolvere i problemi, a ridurre le distrazioni, ad aumentare la consapevolezza e a migliorare la memoria.
In che modo la musica interagisce ed influenza il modo in cui percepiamo altre forme d'arte come i film o la pubblicità?
Gli esseri umani hanno un comportamento mimetico innato. Rispondiamo emotivamente e fisicamente ai sentimenti e alle azioni che osserviamo negli altri.
Quando qualcuno sbadiglia, noi sbadigliamo. Quando una persona cara è arrabbiata, non possiamo fare a meno di arrabbiarci per lei. Ecco perché un bravo venditore sa che un modo per conquistare un potenziale cliente è imitare le sue parole e il suo linguaggio del corpo.
Abbiamo la stessa risposta istintiva con la musica.
Una canzone triste ci fa abbassare il tono dell'umore. Un brano orecchiabile e allegro ci farà canticchiare. Una canzone dal ritmo incalzante può farci venire voglia di guidare un po' più velocemente del dovuto.
Registi e produttori usano la musica proprio per questi motivi. La giusta colonna sonora può indurre il pubblico ad avere un legame profondo e significativo con la storia e i suoi personaggi favorendo il meccanismo dell'immedesimazione.
La musica ha il potere di trasformare gli spettatori passivi in partecipanti attivi. E questo grazie ai potenti effetti della musica sul cervello.
Come fanno registi e montatori a sfruttare il potere della musica e massimizzare il suo impatto sul cervello?
I registi e i produttori di film, programmi televisivi, spot pubblicitari e videogiochi conoscono l'importanza e l'impatto della giusta colonna sonora e del sound design.
Con una musica ben scelta, si può approfondire la narrazione e renderla più personale. Si può accendere una tensione ancora maggiore in una scena già ricca di suspense.
È possibile far 'sentire' il fiotto di adrenalina nel sangue di un pilota che affronta una curva stretta o un sorpasso in gara. Si può immergere lo spettatore nella bellezza di un paesaggio naturale. Si può rendere un marchio e un prodotto ancora più memorabili.
Ad esempio immaginate una musica per:
- uno stato d'animo aggressivo del nostro eroico personaggio allo scontro finale dell'ultimo livello di un videogioco;
- l'emozione o il romanticismo di una storia d'amore e di riappacificazione a lieto fine;
- l'atmosfera epica del momento in cui la camera si sposta per rivelare una splendida savana africana al chiaro di luna;
- lo stato d'animo dell'eroico protagonista di un documentario sul soccorso alpino;
- l'atmosfera rilassata di uno spot pubblicitario su una località di vacanza nella campagna umbra, in un'agriturismo nelle colline senesi, in una dimora storica o in villaggio di pescatori del sud d'Italia;
- un tema motivazionale per agganciare il pubblico a mettersi in contatto per ottenere maggiori informazioni su un prodotto o un servizio;
- la drammaticità o la suspense del momento in cui l'antieroe, il cattivo di un film si rende conto che la rete intorno a lui si sta stringendo inesorabilmente.
La Universal Production Music Library e la tua prossima produzione
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